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| Conferenza stampa del premier al termine del Consiglio dei Ministri Il Cavaliere torna ad accusare la Consulta: "Non leale". Ma è conciliante con Napolitano Berlusconi: "Sono il più perseguitato della Storia I giudici vogliono sovvertire il voto degli elettori" E ricorda il numero delle udienze: 2500. Poi un lapsus quando si lamenta dell'esborso
"Ho speso 200 milioni di euro per i giudici... Scusate, per gli avvocati" ROMA - "Sono sempre stato assolto. Due volte ho avuto la prescrizione, che non è una condanna. Sono l'uomo politico più perseguitato di tutta la Storia, di tutte le epoche del mondo, con 2500 udienze. Non sono comunque impensierito". Il premier Silvio Berlusconi nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri si è nuovamente scagliato contro quelli che da sempre definisce gli attacchi della magistratura, assicurando che per difendersi in tribunale in questi anni ha speso "200 milioni di euro per i giudici... Scusate, per gli avvocati" (un lapsus corretto immediatamente dopo che i ministri al suo fianco gliel'hanno fatto notare).
"Sono sempre stato assolto. Due volte ho avuto la prescrizione, che non è una condanna. Ho tutte queste cause perché sono presidente del Consiglio e rappresento un argine alla sinistra in Italia", ha detto nuovamente Berlusconi, tornando a definirsi "il miglior premier di sempre". " "I processi di Milano sono autentiche farse. Andrò in tv e lo spiegherò agli italiani. Vogliono sovvertire il voto degli elettori".
Il premier è tornato anche sulla sentenza della Corte Costituzionale sul lodo Alfano: "Il comportamento della Consulta è stato non leale verso il Parlamento e io credo che la lealtà sia importante nei rapporti tra istituzioni". Niente più recriminazioni invece nei confronti del presidente della Repubblica Napolitano (che in un primo momento aveva accusato di non aver usato la sua influenza nei confronti della Corte Costizionale): "Per il futuro sono convinto che sia possibile una leale dialettica tra il Quirinale e il governo e sono certo che non ci saranno ostacoli al programma di riforme per cambiare l'Italia".
Anche se ha sottolineato il fatto che Napolitano è di sinistra, come la maggioranza della Corte Costituzionale: "Non è sicuramente super partes la Corte Costituzione con i suoi cinque giudici di sinistra nominati dagli ultimi tre presidenti della Repubblica di sinistra. Questo è un fatto, come è un fatto che Napolitano sia sempre stato un protagonista della sinistra e nulla può cambiare la sua storia. Non credo di non dire nulla fuori di ragione - ha detto Berlusconi- se mi permetto di ricordare che questa è la situazione". ---------------------
La Consulta boccia il Lodo Alfano Repubblica — 08 ottobre 2009 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
ROMA - La Corte costituzionale boccia il Lodo Alfano con una sentenza che comporta la riapertura dei processi a carico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. E il premier attacca: il governo andrà avanti finoa fine legislatura.E poi su Napolitano: «Si sa da che parte sta». Il Quirinale replica che il capo dello Stato sta solo con la Costituzione. Per il Pd quello contro il Colle è un attacco indegno. Intanto Bossi minaccia: se fermano il federalismo sarà guerra. ------------------------
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